Network Marketing Opportunity - Perchè crearsi un futuro diverso è possibile - Why create a different future is possible. DREAM TEAM TALK FUSION. E SE FOSSE VERO? E SE ANCHE IO RIUSCISSI A CAMBIARMI LA VITA? E SE..... RIEMPI IL FORM NEL LATO DESTRO, E RICEVI TUTTE LE INFORMAZIONI PER TRASFORMARE IL TUO SE, IN UNA COSA REALE.
giovedì 26 luglio 2012
martedì 17 luglio 2012
Network Marketing in Italia.
Con la nascita di nuove tecnologie ed internet, il mondo del lavoro si sta evolvendo verso nuove soluzioni.
Oggi la mggior parte delle persone ricorre ad internet per attingere a quante più informazioni possibili in merito ad un azienda, lavoro, settore ecc. ecc.
Proprio grazie a queste informazioni anche il Network Marketing in Italia, sta riscuotendo sempre più successo e attenzione.
La ricerca di nuove opportunità da parte della gente, mette il Network Marketing, in rilievo rispetto a molte altre categorie afflitte dalla crisi.
Sempre più aziende in Italia ricorrono al Network Marketing per distribuire i loro prodotti/servizi.
I numeri dicono che grazie a questa richiesta, sono molte le aziende in Italia che stanno vivendo un grande sviluppo grazie a questo sistema.
La stessa crisi gioca un ruolo importante, perchè la gente è ormai costretta ad avvicinarsi a nuove soluzioni lavorative.
1.E' un periodo fertile per il Network Marketing
Le aziende sempre alla ricerca di nuove strategie commerciali per attirare nuovi clienti, senza investire capitali in pubblicità o in altri canali ormai obsoleti.
Le persone in cerca di una soluzione alternativa per compensare al caro vita.
2.Tutti oggi stanno cercando un piano B!
L'Italia come altri paesi in Europa e nel mondo, vendranno crescere esponenzialmente questo settore per un semplice connubbio che unisce offerta a domanda.
Approfittane per richiedere Informazioni e Iniziare Subito!
CLICCA SU ENTRA IN SQUADRA, E FAI PARTE DEL TEAM.
Considerata dagli esperti di settore, come l'opportunità del 21° secolo.
Mal compresa dalla maggior parte delle persone a causa di persone poco informate che si fermano a valutazioni molto superficiali.
Di seguito alcuni consigli per verificare facilmente, se ci troviamo difronte ad una seria attività di Network Marketing o qualcosa di illegale.
Verifica se l'azienda:
ha superato i 5 anni di attività
è sviluppata a livello internazionale
ha un consistente fatturato
offre prodotti di largo consumo e sopratutto di qualità
adotta un sistema meritocratico
Sono informazioni che ti aiuteranno sicuramente a capire meglio con chi andrai a collaborare.
Escere scettici è giusto, ma non fermarti alle opinioni della gente, verifica la genuinità delle informazioni, tramite organi di controllo ufficiali e notizie ufficiali.
Devi basare la tua ricerca su fatti reali.
- Talk Fusion esiste dal 2007
- è sviluppata a livello internazionale
- ha un fatturato di billioni di dollari
- offre prodotti esclusivi di alta qualità
- adotta un sistema meritocratico
- è da poco arrivata in Italia
BINGO - forza ragazzi che siamo nella barca giusta.
CLICCA SU ENTRA IN SQUADRA, E FAI PARTE DEL TEAM.
quando avete dieci minuti guardate questo
http://youtu.be/XIixosFp7mo
Oggi la mggior parte delle persone ricorre ad internet per attingere a quante più informazioni possibili in merito ad un azienda, lavoro, settore ecc. ecc.
Proprio grazie a queste informazioni anche il Network Marketing in Italia, sta riscuotendo sempre più successo e attenzione.
La ricerca di nuove opportunità da parte della gente, mette il Network Marketing, in rilievo rispetto a molte altre categorie afflitte dalla crisi.
Sempre più aziende in Italia ricorrono al Network Marketing per distribuire i loro prodotti/servizi.
I numeri dicono che grazie a questa richiesta, sono molte le aziende in Italia che stanno vivendo un grande sviluppo grazie a questo sistema.
La stessa crisi gioca un ruolo importante, perchè la gente è ormai costretta ad avvicinarsi a nuove soluzioni lavorative.
1.E' un periodo fertile per il Network Marketing
Le aziende sempre alla ricerca di nuove strategie commerciali per attirare nuovi clienti, senza investire capitali in pubblicità o in altri canali ormai obsoleti.
Le persone in cerca di una soluzione alternativa per compensare al caro vita.
2.Tutti oggi stanno cercando un piano B!
L'Italia come altri paesi in Europa e nel mondo, vendranno crescere esponenzialmente questo settore per un semplice connubbio che unisce offerta a domanda.
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Considerata dagli esperti di settore, come l'opportunità del 21° secolo.
Mal compresa dalla maggior parte delle persone a causa di persone poco informate che si fermano a valutazioni molto superficiali.
Di seguito alcuni consigli per verificare facilmente, se ci troviamo difronte ad una seria attività di Network Marketing o qualcosa di illegale.
Verifica se l'azienda:
ha superato i 5 anni di attività
è sviluppata a livello internazionale
ha un consistente fatturato
offre prodotti di largo consumo e sopratutto di qualità
adotta un sistema meritocratico
Sono informazioni che ti aiuteranno sicuramente a capire meglio con chi andrai a collaborare.
Escere scettici è giusto, ma non fermarti alle opinioni della gente, verifica la genuinità delle informazioni, tramite organi di controllo ufficiali e notizie ufficiali.
Devi basare la tua ricerca su fatti reali.
- Talk Fusion esiste dal 2007
- è sviluppata a livello internazionale
- ha un fatturato di billioni di dollari
- offre prodotti esclusivi di alta qualità
- adotta un sistema meritocratico
- è da poco arrivata in Italia
BINGO - forza ragazzi che siamo nella barca giusta.
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quando avete dieci minuti guardate questo
http://youtu.be/XIixosFp7mo
martedì 10 luglio 2012
Report molto interessante per la suite di Talk Fusion.
Le aziende nell’area EMEA sono sempre più interessate alle
opportunità offerte dalla Unified Communication and Collaboration. I
sistemi di videoconferenza e di telepresenza, in particolare, stanno
avendo grande diffusione e IDC ha previsto che il mercato di queste
soluzioni crescerà quest’anno del 14,6% rispetto al 2011.
È la risposta ad un business fatto sempre più di personale disperso
sul territorio all’interno di un’economia globalmente interdipendente.
Se in un primo momento le aziende erano interessate principalmente al
contenimento dei costi di trasferta dei propri dipendenti, una volta
verificati gli effetti positivi su collaborazione ed efficacia dei
meeting si sono ora convinte delle potenzialità di questi strumenti e
del positivo ritorno dell’investimento.
Già nel 2011 il mercato EMEA relativo alle soluzioni per
videoconferenze era cresciuto del 20,5% rispetto al 2010, per un
valore complessivo di 809,5 milioni di dollari, di cui l’88,9% in
Europa Occidentale, il 7,2% in Europa dell’Est e il rimanente tra
Medio Oriente e Africa (dati IDC).
La videocomunicazione si sta spostando dalle sale riunioni all’interno
delle aziende verso i sistemi in mobilità.
Infatti, si riduce il mercato delle soluzioni di videoconferenza
immersiva (sistemi che attraverso l’uso di più monitor, luci e arredi,
permettono una comunicazione Vis-à-Vis a grandezza naturale tra
persone e un’esperienza di comunicazione molto più vicina
all’esperienza reale): i ricavi sono stati di 96,7 milioni di dollari
nel 2011, il 16,5% in meno rispetto all’anno precedente.
Guardando più specificatamente al mercato italiano, i sistemi per
audio e videoconferenze sono ampiamente diffusi tra le grandi aziende,
con una penetrazione del 75%, ma molto meno nelle PMI (10%), che nelle
maggioranza dei casi preferiscono strumenti consumer (es. Skype).
Il budget medio allocato dalle grandi aziende italiane a queste
iniziative è pari a 93.000 euro, in diminuzione rispetto agli anni
precedenti ma giustificato dall’esplosione di interesse registrato
negli anni precedenti.
I dati sul mercato italiano sono dell’Osservatorio Unified
Communication & Collaboration della School of Management del
Politecnico di Milano e frutto di una ricerca condotta sui
responsabili dei Sistemi Informativi di 107 organizzazioni di grandi
dimensioni operanti in Italia e 261 PMI.
opportunità offerte dalla Unified Communication and Collaboration. I
sistemi di videoconferenza e di telepresenza, in particolare, stanno
avendo grande diffusione e IDC ha previsto che il mercato di queste
soluzioni crescerà quest’anno del 14,6% rispetto al 2011.
È la risposta ad un business fatto sempre più di personale disperso
sul territorio all’interno di un’economia globalmente interdipendente.
Se in un primo momento le aziende erano interessate principalmente al
contenimento dei costi di trasferta dei propri dipendenti, una volta
verificati gli effetti positivi su collaborazione ed efficacia dei
meeting si sono ora convinte delle potenzialità di questi strumenti e
del positivo ritorno dell’investimento.
Già nel 2011 il mercato EMEA relativo alle soluzioni per
videoconferenze era cresciuto del 20,5% rispetto al 2010, per un
valore complessivo di 809,5 milioni di dollari, di cui l’88,9% in
Europa Occidentale, il 7,2% in Europa dell’Est e il rimanente tra
Medio Oriente e Africa (dati IDC).
La videocomunicazione si sta spostando dalle sale riunioni all’interno
delle aziende verso i sistemi in mobilità.
Infatti, si riduce il mercato delle soluzioni di videoconferenza
immersiva (sistemi che attraverso l’uso di più monitor, luci e arredi,
permettono una comunicazione Vis-à-Vis a grandezza naturale tra
persone e un’esperienza di comunicazione molto più vicina
all’esperienza reale): i ricavi sono stati di 96,7 milioni di dollari
nel 2011, il 16,5% in meno rispetto all’anno precedente.
Guardando più specificatamente al mercato italiano, i sistemi per
audio e videoconferenze sono ampiamente diffusi tra le grandi aziende,
con una penetrazione del 75%, ma molto meno nelle PMI (10%), che nelle
maggioranza dei casi preferiscono strumenti consumer (es. Skype).
Il budget medio allocato dalle grandi aziende italiane a queste
iniziative è pari a 93.000 euro, in diminuzione rispetto agli anni
precedenti ma giustificato dall’esplosione di interesse registrato
negli anni precedenti.
I dati sul mercato italiano sono dell’Osservatorio Unified
Communication & Collaboration della School of Management del
Politecnico di Milano e frutto di una ricerca condotta sui
responsabili dei Sistemi Informativi di 107 organizzazioni di grandi
dimensioni operanti in Italia e 261 PMI.
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